03/03/2023
Nessuna espressione irriguardosa, tantomento di stampo sessista, dei propri tifosi all'indirizzo della signora Ginevra Angelini. L'Urbis Salvia chiarisce cosa è avvenuto sabato scorso durante il match in casa della Vigor Montecosaro. In settimana il giudice sportivo ha comminato una pesante sanzione alla società arancioblu. «Il presidente Luca Tronelli si oppone categoricamente a quanto viene imputato alla nostra tifoseria a proposito della multa inflitta dalla Lega per discriminazione di ordine sessista nei confronti della direttrice di gara. In realtà il nostro pubblico ha solo contestato vivamente contro la decisione arbitrale di assegnare un rigore alla squadra locale poiché era più di trenta metri distante dal “contatto” avvenuto fra il nostro difensore e l’attaccante avversario senza che, né quest’ultimo né i suoi compagni di squadra, avessero richiesto la massima punizione. La contestazione non aveva nulla a che fare con discriminazioni di tipo sessista, poiché ogni tifoso ha il diritto di protestare se ritiene che la propria squadra abbia subito un torto compiuto da arbitri di entrambi i generi. Non sono state inveite frasi ingiuriose riguardanti il sesso femminile, che se espresse non riguardavano certamente i tifosi della Urbis Salvia. Se multa si deve pagare non riteniamo sia da imputare, ripeto, a frasi ingiuriose di ordine sessista, ma a delle proteste che avvengono in tutti i campi di calcio quando il tifoso ritiene che l’arbitraggio abbia compromesso l’esito di una gara. A mente fredda, poi, possiamo fare i soliti discorsi, ossia che anche un arbitro può sbagliare e che quindi tutto rientra nella normalità, ma da lì ad essere apostrofati come tifosi sessisti è da me e dalla nostra società ritenuto profondamente ingiusto e offensivo».