Svolti i funerali del Dr. Renzo Mori, storico Presidente dell'Amandola
Mori
Ieri pomeriggio si sono svolti nella chiesa del Beato Antonio di Amandola i funerali del dr. Renzo Mori storico farmacista amandolese. Forse l’erba bagnata o forse un capogiro venerdì scorso ha fatto perdere l’equilibrio e precipitare rovinosamente sulla sottostante strada al dinamico dottor Renzo Mori. Un ingrato destino è toccato proprio a colui che dell’ “equilibrio” ne aveva fatto una autentica mission ed in tutte le sue attività professionale politiche ed umane ha sempre mostrato coerenza, buonsenso e moderazione, doti molto apprezzate dai suoi concittadini.
E’ opportuno però ricordarlo anche come uomo di sport. Nel lontano dicembre 1964 assunse la carica di presidente della Amandola Calcio in un momento di stanca a livello dirigenziale. Sicuramente molti amandolesi, per motivi anagrafici, non sono a conoscenza dell’impegno profuso nel triennio in cui fu alla giuda della squadra amaranto. A fine anno solare 1964, dopo un travagliato inizio di stagione calcistica, la crisi dirigenziale amaranto si manifestò platealmente con l’incredibile episodio di Cupramarittima dove il 6 dicembre i giocatori, pronti a scendere in campo, aspettarono inutilmente il magazziniere che distribuisse loro le maglie numerate. Purtroppo era rimasto in Amandola ad attendere il dirigente incaricato ad accompagnarlo a Cupramarittima. La squadra fu sull’orlo del ritiro dal campionato di seconda categoria nonostante fosse la compagine campione provinciale in carica. Il dr. Renzo si rimbocco le maniche ed il 16 dello stesso mese prese le redini della società e con il suo impegno e la sua capacità organizzativa fece uscire dalla palude in cui si era cacciata la giovanissima società amaranto. Ora la squadra con orgoglio può partecipare, nella prossima stagione calcistica, al suo 50° campionato federale continuativo e può vantarsi di avere il numero di matricola F.I.G.C. (n. 1750) tra i più bassi tra tutte le formazioni dilettantistiche del fermano, inferiore anche a quello delle più blasonate. Questo a riprova di una anzianità di iscrizione vecchia di mezzo secolo, di una invidiabile continuità di presenza nei campionati nelle varie categorie e di una stabilità dirigenziale e di statuto costitutivo che non ha avuto bisogno di fusioni, accorpamenti, cambi di denominazione ecc ….
Di ciò tutti gli sportivi amaranto sono grati anche al dr. Renzo e lo ricordano con affetto e lo salutano con un “GRAZIE PRESIDENTE per tutto ciò che hai fatto per la società e per tutto il movimento calcistico amandolese”.
La foto allegata mostra un giovanissimo dr. Mori insieme ai suoi “ragazzi” prima di un incontro disputato in Amandola.
Pierangelo Castellucci